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Covid-19: come rispondere alla “tempesta” Corona virus

In questi giorni la mia mente è stata “assalita” da dieci, cento, mille ma che dico.. milioni di miliardi di pensieri, di preoccupazioni, di dubbi: Cosa succederà ? Come possiamo agire contro questa situazione così difficile e mai conosciuta? Ai pensieri  si sono uniti  le emozioni: rabbia, paura, ansia, tristezza, immenso sconforto… un mix di pensieri ed emozioni che sembrava non avesse fine!

In Tv tutti “gridano”… Pandemia!! Pandemia!! Restate a casa… Restate a casa….

Come se fosse semplice rimanere a casa e continuare a pensare, a preoccuparci per i nostri cari, per i nostri amici, per le nostre città, per la nostra Italia per il nostro Mondo interno.

NO, non è così facile anzi NON lo è per nulla!

Un attimo dopo l’ultimo aggiornamento dei casi di contagio, mi sono fermata. Ho respirato. Ho ricordato a me stessa cosa posso fare in un momento di difficoltà. Così mi sono “sintonizzata” con me e con il momento presente. Lo so, per noi tutti è del tutto naturale e quasi normale perderci in tali preoccupazioni.È vero!

Mi sono chiesta è utile, mi/ci serve, è produttivo?

No, assolutamente No.

In effetti, più ci concentriamo su ciò che non è nel nostro controllo, più l’ansia, la paura, il panico ci assale e ci sentiamo senza alcun speranza.

L’unica cosa più utile che ciascuno di noi può fare in  questo momento “di tempesta” è: concentrarsi su ciò che è sotto il nostro controllo.

Non possiamo controllare cosa succederà in futuro.

Non possiamo controllare il Covid-19.

Vorremmo tanto, ma non possiamo.

E ancor di meno, non è possibile controllare i nostri sentimenti, eliminando la paura, la rabbia, la tristezza, la noia, né tantomeno l’ ansia. Ciò che possiamo controllare è quello che facciamo – qui e ora.

E questo ciò che realmente conta.

Perché quello che fai, qui e ora, può fare un’enorme differenza per te e per chiunque viva con te, e una differenza importante per la comunità che ci circonda.

Questo, ovviamente, include tutte le misure protettive contro il Corona Virus: lavaggi a mano frequenti, distanziamento sociale, rispetto delle misure di quarantena con tutte le restrizioni relative agli spostamenti ed alle attività non essenziali, e così via. Questo è ciò che possiamo fare.

In questi giorni, lunghi, noiosi, tristi, di isolamento a cui non siamo abituati, ricordiamoci di Ri- connetterci con noi stessi e con le cose per noi importanti. E se siamo in grado di offrire supporto agli altri, facciamolo.

Riporto una frase di Theodore Roosevelt che mi torna in mente nei momenti di sconforto: “fai quello che puoi, con quello che hai, nel posto in cui sei”; oggi, in piena tempesta emotiva e psicologica,  ma anche sociale ed economica dobbiamo ricordarci che “quando scoppia una grande tempesta, le barche nel porto lanciano l’ancora – perché se non lo fanno, verranno spazzate via in mare. L’ancora non fa andare via la tempesta (le ancore non possono controllare il tempo) – ma può tenere una barca ferma nel porto, fino a quando la tempesta non passa”.

 

Abbracciandovi Virtualmente

 Dott.ssa Cinzia Vullo.

2 Comments

  1. Ilenia Scimé

    Pienamente d’accordo…
    la forza umana sta, non solo nella capacità di adattarsi al cambiamento,oggi più che mai, ma soprattutto alla modalità in cui percorri la tua salita… e la vittoria, non sarà soltanto la vetta raggiunta, ma quanta forza e costanza avrai impiegato nel tuo viaggio.
    “Non c’è montagna più alta di quella che non scalerò…ora”

    • Dott.ssa Cinzia Vullo

      Tutti insieme stiamo iniziando un nuovo viaggio.
      Sarà, probabilmente, lungo e a tratti difficile…ma possiamo farcela.
      Grazie Ilenia.
      c.

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